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Attenzione!!! CONVOCAZIONE CANDIDATI SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE BANDO 2024
Ai candidati ai progetti di Servizio Civile delle Caritas di Cesena-Sarsina e Forlì-Bertinoro Bando Servizio Civile Universale 2024 Si comunica che i candidati sottoelencati sono invitati a presentarsi per le procedure selettive che si svolgeranno: Lunedì
Bando 2024 Servizio Civile Universale: PROROGA
Con decreto del Capo del Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale n. 163/2025 del 17 febbraio 2025, è prorogato al 27 febbraio 2025, ore 14.00 il termine di presentazione delle domande
BANDO 2024 SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE
DISPONIBILI 8 POSTI CON CARITAS CESENA SARSINA Le nuove proposte di Servizio Civile: progetti “Ai Margini” e “Ragazzi attivi” Il 18 dicembre 2024 è uscito il bando Servizio Civile Universale per giovani tra 18-28
Graduatorie progetti Servizio Civile Universale Bando 2023
Sono state pubblicate le graduatorie relative alla selezione dei candidati ai progetti di Servizio Civile Universale della Caritas diocesana di Cesena-Sarsina. Nelle graduatorie sono elencati i candidati selezionati, non selezionati, non idonei e non presenti
Attenzione!!! CONVOCAZIONE CANDIDATI SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE RIAPERTURA BANDO 2023
Ai candidati ai progetti di Servizio Civile delle Caritas di Cesena-Sarsina e Rimini che hanno presentato domanda alla RIAPERTURA BANDO Servizio Civile Universale 2023 (dalle ore 10 dell’11 marzo alle ore 10 del 14 marzo 2024)
La famiglia è costituzionalmente “Caritas” perché Dio stesso l’ha fatta così : l’anima della famiglia e della sua missione è l’amore.
La Caritas Diocesana
IL CONSIGLIO DELLA CARITAS DIOCESANA
Essa coadiuva il Direttore nella programmazione e nella esecuzione delle attività e nella compilazione dei bilanci. Tutti i membri sono nominati dal Vescovo, sentito il Direttore. Durano in carica un triennio e sono rinnovabili.
Il Consiglio della Caritas Diocesana è convocato dal Direttore.
La Consulta Diocesana delle Associazioni di Volontariato
Composizione:
- Direttore
- Segretario
- Un religioso rappresentante dei consacrati
- Un presbitero rappresentanti dei presbiteri
- Il Direttore della Mater caritatis
- Un rappresentante di ogni Associazione di volontariato / Cooperativa sociali che operano nel territorio diocesano nel campo della carità e che sono legate alla Comunità ecclesiale (riferimento al vangelo nello Statuto).
- Un rappresentante dei sette diaconi coordinatori delle zone pastorali
- Un rappresentante delle Associazioni e Movimenti ecclesiali (AC, Agesci, CL…)
(da “Una nuova Caritas” di Mons. Douglas Regattieri Vescovo)
Ne fanno parte:
- SOCIETÀ SAN VINCENZO DE PAOLI Via Paolucci,160 Cesena
- UNITALSI via Boccaquattro, 3
- CVS Via Giovanni XXIII, 13
- AVO Via Mulini, 24
- CENTRO DI AIUTO ALLA VITA Corso Cavour, 132
- MOVIMENTO PER LA VITA Corso Cavour, 132
- ASSOCIAZIONE PAPA GIOVANNI XXIII Via Matteotti, 77 Savignano sul Rubicone
- CAMPO EMMAUS Via Tipano, 430
- ASSOCIAZIONE GRAZIA E PACE Via Sorrivoli, 4955
- BANCO DI SOLIDARIETÀ CESENA via Doccia , 1440 Roncofreddo
- IL DISEGNO Via Sorrivoli, 1524
- AVSI – FONDAZIONE Via Padre Vicinio da Sarsina, 216
- ASSOCIAZIONE “DON LORENZO MILANI” Via Terni, 35
- CONFRATERNITA DELLA MISERICORDIA Via G. Leopardi, 14 Alfero di Verghereto
- ASSOCIAZIONE IL PELLICANO – APS Via Mami, 411
- ASSOCIAZIONE CRISTIANA SORDOMUTI via Cervese, 4303
- OPERA DON DINO via Sorrivoli, 585
STATUTO
-
- ART.1 – NATURA DELLA CARITAS DIOCESANA:
La Caritas Diocesana dell’Arcidiocesi é l’organismo pastorale istituito dal Vescovo al fine di promuovere e favorire l’attuazione del precetto evangelico dell’amore nella Chiesa locale e nelle comunità minori, specie parrocchiali. Per la sua prevalente funzione pedagogica nell’annunzio della carità, cercherà forme consone ai
tempi e alle necessità, con particolare attenzione alle persone e alle comunità in situazioni di difficoltà e di singolare bisogno, per lo sviluppo integrale dell’uomo e con riferimento ai temi della giustizia sociale e della pace nel mondo. La Caritas Diocesana è lo strumento ufficiale per la promozione e il coordinamento delle iniziative caritative e assistenziali nella Chiesa locale. - ART.2 – COMPITI: Alla Caritas Diocesana vengono affidati i seguenti compiti:
1. approfondire ed attuare le motivazioni teologiche e gli orientamenti per la pastorale della Carità indicati dal Vescovo nel più vasto ambito della pastorale diocesana;
2. promuovere nella Diocesi, nelle parrocchie, nelle famiglie e nei gruppi l’animazione del senso della carità verso le persone e le comunità in difficoltà e il dovere di tradurla in interventi concreti di aiuto, promozione e ove possibile di prevenzione;
3. promuovere, collegare e sostenere le Caritas parrocchiali o di zona pastorale;
4. realizzare studi e ricerche sui bisogni presenti nella comunità diocesana per aiutare a scoprirne le cause, per preparare piani di intervento e per stimolare l’azione delle istituzioni civili ed una adeguata legislazione;
5. promuovere il volontariato e favorire la formazione degli operatori pastorali della carità e del personale sia professionale che volontario operante nei servizi sociali, sia pubblici che privati e nelle attività di promozione umana;
6. valorizzare e promuovere la cultura della pace con consoni programmi educativi tramite l’organizzazione del servizio civile, dell’anno di volontariato sociale, del volontariato internazionale e qualunque altro mezzo che si presenti idoneo;
7. contribuire allo sviluppo umano e sociale dei paesi del Terzo Mondo con la sensibilizzazione dell’opinione pubblica, con prestazione di servizi, con aiuti economici, in coordinamento con le iniziative dei vari gruppi e movimenti di ispirazione cristiana;
8. collaborare con la Caritas Italiana nell’organizzazione degli interventi di emergenza nel caso di pubbliche calamità nazionali ed estere. - ART.3 – CONFIGURAZIONE GIURIDICA E CIVILE:
La Caritas Diocesana è canonicamente configurata come struttura pastorale della Diocesi e agisce in stretta collaborazione con gli altri uffici e organismi pastorali. Partecipa di diritto al Centro Pastorale. La Caritas, in sede civile, non ha personalità giuridica autonoma, si configura come attività dell’ente ecclesiastico civilmente riconosciuto col nome di DIOCESI DI CESENA-SARSINA ed è rappresentata direttamente dal Vescovo o da un suo delegato. Nel contempo, allo scopo di rendere i rapporti con la realtà civile più efficaci, la Diocesi ha stipulato una convenzione con l’Associazione “Mater Caritatis”, cui è affidata la gestione di alcune opere caritative. - ART.4 – STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELLA CARITAS DIOCESANA:
Sono organi della Caritas Diocesana:
• il Presidente
• il Direttore
• il Consiglio della Caritas diocesana
• il Direttivo - ART.5 – IL PRESIDENTE:
Presidente della Caritas Diocesana è il Vescovo che intende in tal modo, promuovere e verificare direttamente l’attività di questo organismo pastorale. - ART. 6 – IL DIRETTORE:
Il Direttore, che è nominato dal Vescovo, resta in carica per un triennio ed è riconfermabile. É compito del Direttore:
• predisporre, assieme al Consiglio della Caritas diocesana, il programma annuale delle attività ed il relativo bilancio preventivo per sottoporli all’approvazione del Vescovo;
• elaborare il bilancio consuntivo accompagnato dalla relazione illustrativa dell’attività svolta per sottoporli all’approvazione del Vescovo;
• dirigere e coordinare l’attività della Caritas nei vari settori in cui si articola per l’adempimento delle proprie finalità e secondo i programmi approvati;
• convocare e presiedere le riunioni del Consiglio della Caritas diocesana;
• rappresentare la Caritas negli organismi canonici e civili e in tutti gli atti in cui non sia necessaria una delega;
• rappresentare tramite delega o procura speciale il Vescovo in qualità di legale rappresentante dell’ente Diocesi. - ART.7 – IL CONSIGLIO DELLA CARITAS DIOCESANA:
Il Consiglio della Caritas è composto dal Direttore, dal presidente dell’Associazione “Mater Caritatis”, dai responsabili: del Centro di Ascolto, del Servizio Civile e dei rapporti con le Caritas parrocchiali; da dieci consiglieri rappresentanti di organismi ecclesiali della Diocesi, impegnati nell’attività caritativa. Essa coadiuva il Direttore nella programmazione e nella esecuzione delle attività e nella compilazione dei bilanci. Tutti i membri sono nominati dal Vescovo, sentito il Direttore. Durano in carica un triennio e sono rinnovabili. Il Consiglio della Caritas Diocesana è convocato dal Direttore. - ART.8 – IL DIRETTIVO E I RESPONSABILI DI SETTORE:
A discrezione del Direttore uno o più aspetti dell’attività della Caritas possono essere affidati ad uno o più responsabili di settore. Il responsabile di settore ha il compito di rendere operativi nel settore di competenza e secondo le indicazioni del Direttore e della giunta i programmi approvati e di contribuire alla formulazione dei programmi da avviare. Il Direttore e i Responsabili di settore formano il Direttivo. Tale organismo ha lo scopo di consentire una più puntuale programmazione e verifica delle attività della Caritas. - ART.9 – SETTORI DI INTERVENTO:
a) SETTORE FORMATIVO: si occupa dell’attività di approfondimento, studio e formazione previsti dall’art.2 commi a,b,c,d,e,g, in direzione:
– Generale, in quanto rivolta a tutti i fedeli a seconda dell’età, delle articolazioni ecclesiali, ecc.
– Specifica, in quanto rivolta alla formazione di operatori in settori particolari o a particolari categorie.
b) SETTORE DEL VOLONTARIATO E SERVIZIO CIVILE: si occupa del volontariato in genere e di ogni forma di partecipazione attiva al servizio di promozione umana e carità; cura la formulazione dei progetti per il servizio civile, la formazione di ingresso e permanente dei volontari.
c) SETTORE GESTIONALE: si occupa della gestione e/o controllo e collaborazione con strutture o iniziative permanenti di servizio e assistenza. L’Associazione “Mater Caritatis”, con la quale è convenzionata la Diocesi, assume la gestione delle opere segno della Caritas diocesana.
d) SETTORE EMERGENZE: si occupa della organizzazione delle raccolte e di eventuali interventi diretti nelle situazioni di emergenza, coordinandosi anche con altre associazioni cattoliche e non. - ART.10 – I MEZZI ECONOMICI:
Per il raggiungimento dei propri fini la Caritas trae i mezzi economici: da offerte raccolte nella comunità diocesana a favore della Caritas da donazioni e oblazioni di enti e persone da raccolte straordinarie in occasione di pubbliche calamità da una quota assegnata annualmente dal Vescovo alla Caritas dai fondi dell’otto per mille pervenuti alla Diocesi per la Carità. Del denaro raccolto e del suo impiego sarà dato pubblico rendiconto. - ART.11 – RAPPORTI CON LE CARITAS PARROCCHIALI
La Caritas Diocesana oltre a fungere da collegamento tra le Caritas parrocchiali, tiene con esse stretti rapporti di collaborazione al fine di conseguire le finalità di cui all’art.2 - ART.12 – RAPPORTI CON LA CARITAS ITALIANA E CON LA DELEGAZIONE REGIONALE:
Pur essendo organismo tipicamente diocesano, la Caritas opera in collaborazione con la Caritas Italiana e ne recepisce gli indirizzi in spirito di sincera comunione. Il direttore della Caritas Diocesana tiene i collegamenti e collabora con la Delegazione Caritas regionale per la realizzazione degli indirizzi indicati dalla Conferenza Episcopale Regionale con particolare attenzione ai problemi del territorio. - ART.13 – RAPPORTI CON LE ISTITUZIONI CIVILI:
La Caritas, attraverso l’Associazione “Mater Caritatis”, cura i rapporti con le strutture civili preposte ad attività socio-assistenziali e con organismi di volontariato in spirito di servizio verso i bisognosi e per stimolare il rispetto dei loro diritti. - ART.14 – ESTINZIONE DELLA CARITAS:
L’estinzione della Caritas Diocesana come organismo pastorale può essere deliberata dal Vescovo, al quale spetta anche disporre la devoluzione dei beni ad attività assistenziali diocesane.
- ART.1 – NATURA DELLA CARITAS DIOCESANA:
Cesena, 1 novembre 2012
Douglas Regattieri
Vescovo
Il Cancelliere
La Storia
2016
2016
- 16 aprile 2016: inaugurazione della nuova sede di via don Minzoni 25, alla presenza del Cardinale Francesco Montenegro, presidente di Caritas Italiana
- 29 maggio 2016: pranzo di solidarietà coi poveri presso la Chiesa di Sant’Agostino, alla presenza del Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato di Sua santità
2014
2014
- Ampliamento dei servizi
- Dilatazioni delle Caritas parrocchiali che crescono in numero e qualità
- Emergenza terremoto in Emilia
- Quaresima di Carità a Carupano (Venezuela)
2010
2008
2008
- nasce la Mater Caritatis, associazione aps, come braccio operativo
per la gestione delle opere segno (centro di ascolto e prima accoglienza,
mensa, dormitorio, dispensa, case accoglienza) - nasce l’associazione “Volontari
Caritas” onlus l’organizzazione di corsi di formazione animatori Caritas
parrocchiali e volontari che svolgono la loro opera nelle strutture. - Colletta straordinaria nelle chiese per “Sovvenire”, stante la crisi economica,
le famiglie in difficoltà per affitti, bollette, tasse e libri scolastici
2007
2007
- apertura di una casa di seconda accoglienza per uomini soli
- Distribuzione viveri del Banco Alimentare alle famiglie bisognose
2003
2003
- Terremoto Iraq
2001
2001
- prende il via l’iniziativa “Epifania dei popoli” con l’intento di favorire
l’integrazione etnica. - Apertura d’una casa per prima accoglienza di ragazze madri o ragazze sole
- Emergenza: terremoto in India e Molise
2000
Nomina Nuovo Direttore
DON CARLO MELETI
1996
1996
- Kosovo e Turchia: lancio per la nascita delle caritas parrocchiali
- Cessa l’obiezione di coscienza e subentra il servizio civile tre direzioni:
- aiuto disabili
- centro di ascolto
- attività negli oratori
Nomina Nuovo Direttore
PROF. GIAN GIACOMO MAGALOTTI
1995
1995
- Terremoto Umbria-Marche
1994
1994
- Bosnia Erzegovina
Nomina Nuovo Direttore
DON RENATO SERRA
1993
1993
- Alluvione Nord Italia
1992
1992
- Emergenza Ex Jugoslavia
1990
1990
- inaugurazione del nuovo centro di ascolto e accoglienza
Arrivo dei primi folti gruppo di extracomunitari - emergenza Albania
- Organizzazione di un “campo Emmaus”
1988
1988
- gli utenti del centro di ascolto sono più che raddoppiati
- Inizio dei lavori del nuovo centro di ascolto e accoglienza in Via Mura Sant’Agostino grazie alla casa messa a disposizione dalla chiesa del Suffragio
1985
1985
- Parte il primo centro di ascolto ed accoglienza con la collaborazione di numerosi volontari. Primi frequentatori del centro: gente di passaggio, barboni, ex carcerati, primi immigrati dal terzo mondo per un totale di circa 1.000 utenti.
- Introduzione della Quaresima di Carità.
- Apertura della mensa.
- Servizio di accoglienza notturna presso i Cappuccini
- Apertura di un dormitorio temporaneo presso l’Osservanza.
1983
1979
1979
- Inizio servizio obiettori di coscienza coordinato da Roberto Ronconi.
- Accogliamo profughi vietnamiti.
- Terremoto in Irpinia
1973
Nasce la Caritas Diocesana
MONS. AUGUSTO GIANFRANCESCHI
“In ossequio al precetto divino “amatevi scambievolmente come lo ho amato
voi la promozione della carità va indissolubilmente collegata con la Promozione
della Fede ed è perciò espressione primaria della Chiesa erigiamo
pertanto la Caritas Diocesana.”
(dal Decreto di erezione, 4 febbraio 1973)
- Emergenza: terremoto in Friuli
Associazione volontari
La Caritas diocesana ha bisogno, come dice Papa Francesco di “Artigiani di misericordia.. con le vostre mani, con i vostri occhi, con il vostro ascolto, con la vostra vicinanza, con le vostre carezze… artigiani. Voi esprimete il desiderio tra i più belli nel cuore dell’uomo, quello di far sentire amata una persona che soffre”.
CONVENZIONE TRA CARITAS DIOCESANA DI CESENA-SARSINA E ASSOCIAZIONE MATER CARITATIS
- La Caritas, che gestisce un Centro d’ascolto attraverso il quale viene data risposta ai bisogni primari di coloro che si rivolgono al Centro, indirizzandoli ai servizi: mensa, case di prima e seconda accoglienza, dispensa, servizio indumenti … chiede alla Associazione il supporto amministrativo ed economico per sostenere tale impegno;
- La Caritas dà mandato all’Associazione di sottoscrivere, previa autorizzazione della Caritas, convenzioni con Enti e Istituzioni pubbliche e private per il raggiungimento degli scopi statutari;
- I contributi economici erogati alla Caritas attraverso l’Associazione, provenienti dalle convenzioni di cui al precedente punto, saranno utilizzati per il raggiungimento degli scopi statutari dei due Enti;
- La Caritas si impegna a sostenere economicamente l’attività dell’Associazione qualora si rendesse necessario, verificata la correttezza della gestione, la motivazione delle spese e il rispetto dei principi che sono linea guida di tutta l’attività dell’Associazione;
- L’Associazione presenta al Consiglio Caritas il bilancio d’esercizio redatto entro il 30 aprile di ogni anno;
- Le parti possono recedere dal presente accordo in qualsiasi momento, dandone comunicazione scritta alla controparte, mediante raccomandata con ricevuta di ritorno
Presidente
Caritas Diocesana
Mons. Douglas Regattieri
Presidente
Associazione “Mater Caritatis”
Ivan Bartoletti Stella
Cesena 16/12/2015
Si comunica che, ai sensi della Legge n. 124/2017, art.lo 1, commi da 125 a 129, cosiddetta Legge annuale sul mercato e la concorrenza, l’Associazione denominata Associazione di Carità Mater Caritatis con sede legale in Via don Minzoni,25 , con
codice fiscale 90056480404 ha ricevuto nell’esercizio 2018 le seguenti erogazioni pubbliche:
Denominazione Ente Erogante | Somma incassata | Data di incasso | Causale |
Unione dei comuni Valle Savio | 9.247,06 | 29/01/2018 | Contributo per attività Comunità Accogliente |
Unione dei comuni Valle Savio | 20.752,94 | 10/07/2018 | Contributo per attività Comunità Accogliente |
Unione Rubicone e Mare | 5.600,00 | 11/04/2018 | Contributo manifestazioni iniziative 2017 |
Unione dei comuni Valle Savio | 17.500,00 | 18/04/2018 | Sviluppo di intervento di contrasto povertà e all’esclusione sociale |
5xmille | 547,18 | 16/08/2018 | Erogazione quote 5xmille |
Unione dei comuni Valle Savio | 43.750,00 | 29/08/2018 | Sviluppo di intervento di contrasto povertà e all’esclusione sociale |
Beato chi ha cura del povero! Nel giorno della sventura il Signore lo libererà.
Attività
Centro d'Ascolto
Orari
Lunedì dalle 9.00 alle 12.00
Mercoledì dalle 9.00 alle 12.00
Venerdì dalle 9.00 alle 12.00
Presentazione
Il Centro di ascolto della Caritas diocesana è il luogo privilegiato (perché consegnato dalla tradizione e confermato dall’esperienza) in cui si intessono relazioni con i poveri, maestri e pulpito del parlare e dell’agire di ogni Caritas. Il servizio del Centro di ascolto diocesano è coordinato da una persona con incarico specifico da parte del Direttore della Caritas diocesana che promuove e gestisce direttamente il servizio stesso. All’interno del Centro di ascolto diocesano operano sia volontari che collaboratori retribuiti Nel Centro di ascolto gli operatori lavorano in équipe. Periodicamente si confrontano su come supportare le diverse persone incontrate. Questo permette di armonizzare i criteri di intervento e rendere omogeneo lo stile di lavoro. Dal 22 al 24 gennaio 2009 si è svolto l’incontro “Il valore dei Centri di ascolto, degli Osservatori delle povertà e delle risorse e dei Laboratori per la promozione delle Caritas parrocchiali”, che ha visto riuniti a Roma quasi 200 animatori in rappresentanza di 110 Caritas diocesane da tutta Italia. Durante l’incontro sono stati presentati due sussidi di Caritas Italiana: “Testimoniare la carità”, il sussidio per l’animazione comunitaria in parrocchia (seconda raccolta) e “Osservare per animare”, la guida per l’osservazione e l’animazione della comunità cristiana e del territorio.
Funzioni e compiti
Il Centro di ascolto fa dell’ASCOLTO il suo MODO PROPRIO di SERVIZIO. Il suo “fare” prevalente è l’ascolto, cuore della relazione di aiuto, dove chi ascolta e chi è ascoltato vengono coinvolti, con ruoli diversi, in un progetto che, ricercando le soluzioni più adeguate, punta a un processo di liberazione della persona dal bisogno. Dall’Ascolto e dall’Accoglienza della persona conseguono le altre funzioni specifiche:
1. Presa in carico delle storie di sofferenza e definizione di un progetto di “liberazione”.
2. Orientamento delle persone verso una rilettura delle reali esigenze e una ricerca delle soluzioni più indicate e dei servizi più adeguati presenti sul territorio.
3. Accompagnamento di chi sperimenta la mancanza di punti di riferimento e di interlocutori che restituiscano la speranza di un cambiamento, mettendo in contatto la persona con i servizi presenti sul territorio ed attivando tutte le risorse possibili.
4. Prima risposta per i bisogni più urgenti, sempre attraverso il coinvolgimento delle comunità parrocchiali e del territorio.
Il Centro di ascolto diocesano non è sostitutivo di quello/i parrocchiale/i, vicariale/i, zonale/i ecc… e non assume alcun ruolo di delega da parte delle parrocchie. Piuttosto, svolge, al fianco del servizio ai poveri, un servizio di animazione della comunità cristiana espressa soprattutto dalle funzioni di:
– sussidiarietà: rivolge il suo servizio a persone che vivono in condizione di povertà che ancora non hanno trovato accoglienza e ascolto nella comunità parrocchiale e stimolo: svolge il suo servizio di ascolto in continuo dialogo con i Centri di ascolto parrocchiali, vicariali o zonali e delle parrocchie.
Il rapporto con l’Osservatorio delle povertà e delle risorse e con il Laboratorio
Il responsabile del Centro di ascolto della Caritas diocesana partecipa attivamente alla vita della Caritas diocesana medesima, alla sua programmazione, alla sua funzione prevalentemente rivolta all’animazione dei poveri, della chiesa e del mondo. Per questo, il lavoro del Centro di ascolto è profondamente legato a quello degli altri due strumenti pastorali – l’Opr e il Laboratorio – con cui:
1. si fa carico della lettura delle povertà attraverso modalità di lavoro comuni a livello nazionale: attraverso il programma informatico stabilito, raccoglie i dati relativi alle persone che vi si rivolgono e, in collaborazione con l’Osservatorio delle Povertà e delle Risorse, valorizza gli incontri quotidiani per la composizione di un quadro complessivo dei problemi socialitiene monitorata la maturità delle parrocchie nella loro capacità i farsi carico delle situazioni di povertà del loro territorio e, partecipando al lavoro del Laboratorio, gioca un ruolo attivo nella promozione delle Caritas parrocchiali; nell’avvio di Centri di ascolto o altri punti di ascolto da parte delle medesime; nella segnalazione di emergenze su cui sensibilizzare e attivare le comunità; è traino nel coordinamento dei punti di ascolto parrocchiali/zonali/vicariali; garantisce la formazione ai volontari degli stessi; ecc
Le diaconie della carità
La zona pastorale è chiamata diaconia della carità. Dunque sei diaconie più una diaconia che si interessa specificamente delle opere segno messe in campo a livello diocesano (centro di ascolto, mensa, dormitori…).
Compiti:
- formazione degli operatori parrocchiali Caritas
- nascita e coordinamento delle Caritas parrocchiali
- gestione del Centro di ascolto zonale (ascolto, aiuti…)
- legame con la Caritas diocesana
Composizione del Consiglio diaconale zonale:
- Il Diacono responsabile della diaconia della carità
- i diaconi di quella zona
- il vicario di zona
- due rappresentanti laici delle Caritas parrocchiali della zona
- un rappresentante dei religiosi presenti nella zona
REFERENTI ZONALI delle DIACONIE DELLA CARITÀ
- URBANA: Veneri Luciano – luciano_orio@alice.it
- SARSINATE – ALTA VALLE SAVIO: Braschi Piergiorgio – braschipiergiorgio@gmail.com
- VIE CESENATICO, CERVESE, RAVENNATE: Pistocchi Sergio – filippo.pistocchi@unibo.it
Tafani William – willucy83@gmail.com - DEL MARE: Rossi Ettore – rossiettore2@alice.it
- RUBICONE, RIGOSSA: Buda Giovanna – g.siroli@tin.it
Testi Emanuele – eldar_tex@yahoo.it - VALLE SAVIO, DISMANO: Della Vittoria Gino – gdellavittoria@libero.it
Mensa Amica di Cesenatico
Osservatorio delle povertà e delle risorse
Gli obiettivi e le finalità generali
L’Osservatorio delle povertà e delle risorse è uno strumento della Chiesa locale, per rilevare sistematicamente le situazioni di povertà, disagio e vulnerabilità sociale, nonché il sistema di risposte messo in atto per contrastarle. Quanto osservato e rilevato è a disposizione della comunità cristiana per l’animazione al suo interno e verso la società civile.
Destinataria principale del lavoro dell’Osservatorio è l’intera comunità cristiana, ai suoi diversi livelli (vescovo, consiglio presbiterale, consiglio pastorale diocesano, uffici pastorali, Caritas diocesana, parrocchie, realtà ecclesiali di vario tipo, ecc.). Ma il lavoro dell’Osservatorio può anche rivolgersi, direttamente o indirettamente, alle istituzioni civili e all’opinione pubblica nel suo complesso, quando le informazioni di cui dispone possono offrire significativi elementi di riflessione in concomitanza o per la realizzazione di iniziative pubbliche.
Per “seguire le dinamiche dei problemi della gente e coinvolgere direttamente la comunità ecclesiale”, l’Osservatorio ha, come oggetto specifico di lavoro, la conoscenza competente, sistematica e aggiornata:
delle condizioni delle persone fragili, delle cause e delle dinamiche di sviluppo dei loro problemi;
delle risorse disponibili per l’accoglienza delle loro fragilità, soprattutto in termini di servizi (sia di tipo civile che ecclesiale);
del contesto ecclesiale, della storia della carità della diocesi e delle forme organizzative che questa ha assunto negli anni (anche per poter individuare eventuali carenze e spazi per futuri interventi);
del quadro legislativo e normativo (ai diversi livelli) che le riguardano, direttamente o indirettamente per permettere alla Caritas diocesana di intervenire anche sul piano dell’advocacy.
Per “aiutare la comunità cristiana a rilevare, mediante l’osservazione sistematica, le situazioni di povertà, disagio, emarginazione, esclusione presenti sul territorio”, l’Osservatorio vede nelle parrocchie un interlocutore privilegiato:
da valorizzare: per la ricchezza e l’unicità del punto di vista che potenzialmente possono assumere le parrocchie medesime rispetto al proprio territorio ed alle povertà che lo stesso può esprimere ed al contempo arginare (si pensi al valore straordinario delle visite dei malati, degli anziani, delle benedizioni delle famiglie… come occasioni per una conoscenza capillare del quartiere);
da coinvolgere: perché le Caritas parrocchiali assumano consapevolezza di questo loro ruolo privilegiato e crescano nella “abilità” di leggere il proprio territorio, ma soprattutto nella capacità di comunicare con la comunità cristiana e nella responsabilità di coinvolgerla.
Secondo l’ultima rilevazione disponibile (2010), sono 172 le Diocesi in Italia che svolgono in modo stabile attività di osservazione delle povertà e delle risorse. Le modalità più diffuse di osservazione sono la produzione di report e dossier basati sulla raccolta dei dati presso i Centri di Ascolto (90,1%).
Il servizio di Caritas Italiana
Sulla dimensione dell’Osservazione delle povertà e delle risorse, Caritas Italiana offre alla Caritas diocesane:
consulenza per l’avvio, la messa a regime e la definizione del programma di lavoro dell’équipe dell’osservatorio;
la messa a disposizione di un programma informatico online (OSPOWeb), per gestire la raccolta e l’elaborazione dei dati presso i Centri di Ascolto;
consulenza per la realizzazione di percorsi di indagine;
formazione specifica, presso Caritas Italiana o presso le Caritas diocesane;
un manuale ad hoc per l’Osservatorio, con particolare attenzione alla dimensione dell’animazione e della valorizzazione pastorale del dato (Osservare per animare);
la messa a disposizione e la condivisione in rete di report e dossier di ricerca, prodotti dalle Caritas su base regionale e diocesana.
L’ufficio di riferimento è l’Ufficio Studi, contattabile via telefono (06 66177508/428) o mail: studi@caritasitaliana.it.
Servizi
Mensa
INVITO A PRANZO: MENSA GIORNI FESTIVI
LA DOMENICA, SINGOLI, FAMIGLIE, COMUNITA’ possono OFFRIRE UN PASTO a chi non ce l’ha, scegliendo tra le seguenti modalità:
- NELLE CASE o IN PARROCCHIA:
Invito a pranzo nella propria casa o in parrocchia uno o più fratelli in difficoltà che nei giorni feriali vengono accolti alla mensa della Caritas. - ALLA MENSA CARITAS DIOCESANA/1:
(Offerta dei pasti + servizio) Una parrocchia (o un’associazione) prepara il pranzo che poi, in appositi contenitori, viene tra-sportato da un volontario parrocchia/associazione (o di Caritas diocesana se necessario) nei locali del-la mensa, dove due volontari della parrocchia ser-vono il pasto. Al termine del pranzo si procede alla pulizia del locale e al lavaggio delle stoviglie e dei contenitori utilizzati. - ALLA MENSA CARITAS DIOCESANA/2:
(Offerta dei pasti) Una parrocchia (o un’associazione) che non ha la disponibilità di volontari per servire a tavola, prepara il pranzo che, trasportato come descritto sopra, sarà servito da due volontari Caritas. - ALLA MENSA CARITAS DIOCESANA/3:
(Offerta in denaro per i pasti) Una parrocchia, una famiglia, un’associazione che non ha la possibilità né di preparare il pranzo, né di mettere a disposizione dei volontari per il servi-zio, offre il denaro per pagare il pasto, che verrà poi preparato da una rosticceria a prezzo concordato. Il trasporto e il servizio sarà a cura dei volontari di Caritas.
PER INFORMAZIONI E ADESIONI: Segreteria Caritas 0547 22423
Collabora anche tu! Prenotati!
MENSA GIORNI FERIALI
Il servizio mensa è disponibile tutti i giorni feriali dalle 11 alle 12
Case d'accoglienza
-
- Casa “San Giuseppe” (uomini): 12 posti per solo uomini, con servizi e spazi comuni
- Casa “Emanuel” (donne): 10 posti per sole donne . Locali autonomi , 4 con stanze per singoli e 3 doppie
- Casa “Sant’Anna” (uomini): 12 posti letto per uomini: 3 stanze triple, 1 doppia e 1 singola
Indumenti e Docce
MERCOLEDÌ dalle 15.00 alle 17.00
VENERDÌ dalle 15.00 alle 17.00
Servizio indumenti famiglie
MARTEDÌ dalle 15.00 alle 17.00
GIOVEDÌ dalle 15.00 alle 17.00
BARBIERE: ogni 15 giorni nell’orario delle docce.
Dispensa



Progetti
Servizio Civile Nazionale
Info 0547 22423 – serviziocivile@caritascesena.it
Referente: Giulia Matassoni
Le attività, che si svolgono nel settore dell’assistenza la disagio adulto, mirano a promuovere un servizio a favore delle persone più svantaggiate, a prendere coscienza dei disagi della comunità del territorio, ad investire, per i giovani che lo svolgono, nella propria formazione intesa come crescita personale, nonchè a sensibilizzare ad una cultura della nonviolenza, della pace e della solidarietà sociale.
Servizio Civile Nazionale

I 7 ragazzi del Servizio civile al Cantiere Mami per trattare il tema:L’ANIMAZIONE DEI BAMBINI E GIOVANI DI SECONDA GENERAZIONE
Sono sette i ragazzi del Servizio civile che hanno iniziato le loro attività nelle scorse settimane presso la Caritas diocesana di Cesena-Sarsina.
La Caritas Diocesana di Cesena – Sarsina, in coprogettazione con la Caritas di Forlì-Bertinoro, ha avviato il progetto di Servizio Civile Nazionale “Costruttori di Pace” ed il progetto di Servizio Civile Regionale “L’ombelico del mondo”.
I giovani hanno preso servizio presso il Centro di Ascolto diocesano a Cesena in Via Don Minzoni, 25.
Progetto Policoro
del rinnovamento della terra
e stare dentro la storia con amore.
Progetti 8x1000

I nostri progetti 8×1000
- Granello di senape (ascolto, formazione, diaconie)
- Cercanìa: azioni di prossimità (nelle nostre case d’ accoglienza e nelle comunità )
Lo Spirito del Signore Dio è su di me, perché il Signore mi ha consacrato: egli mi ha mandato a proclamare la buona novella ai poveri.
Pastorale integrata
PASTORALE DELLA FAMIGLIA
PASTORALE DELLA SANITÀ
Preghiera per le famiglie
fragili e ferite
12 dicembre 2016 ore 21
presso la Cattedrale di Cesena
20 marzo 2017 ore 21
presso la Concattedrale di Sarsina
MIGRANTES-MISSIONI-ECUMENISMO
GIORNATA MONDIALE MIGRAZIONI
“Migranti e rifugiati ci interpellano.
La risposta del Vangelo della misericordia”
15 gennaio 2017
ore 15.00 S. Messa dei Popoli (multilingue)
presieduta dal nostro
Vescovo Mons. Douglas Regattieri
Seguirà festa etnica (luogo da definire)
Non darmi né povertà né ricchezza; ma fammi avere il cibo necessario, perché, una volta sazio, io non ti rinneghi e dica: «Chi è il Signore?», oppure, ridotto all’indigenza, non rubi e profani il nome del mio Dio.
Poiché i bisognosi non mancheranno mai nel paese; perciò io ti do questo comandamento, e ti dico: ‘Apri liberamente la tua mano al tuo fratello povero e bisognoso nel tuo paese’
Contatti
Tel. 0547-22423
Osservatorio povertà e risorse: osservatorio@caritascesena.it
Laboratorio Caritas parrocchiali: laboratorio@caritascesena.it
Associazione Mater Caritatis: matercaritatis@caritascesena.it
Associazione volontari Caritas: volontari@caritascesena.it
Servizio civile: serviziocivile@caritascesena.it
Direzione
Via Don Minzoni, 25
47521 – Cesena(FC)
tel. 0547-22423
email: direzione@caritascesena.it
Segreteria
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47521 – Cesena(FC)
tel. 0547-22423
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Centro di Ascolto
Via Don Minzoni, 25
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tel. 0547-22423
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